Onde dorate, suoni siderei e silenzi, contorni dolci di memorie o desideri, morbide spirali di un tempo dilatato... Ci pervade una leggerezza dolce, senza gravità e senza confini, quasi un'ebbrezza. Il respiro si placa, si accorda all'onda, fluisce. Ci abbandoniamo alla bellezza, ci mettiamo in ascolto. Viviamo, nella danza delle forme e dei suoni, un senso profondo di unità e armonia.
Nel fertile silenzio dell'Agorà fluiscono parole come rivoli vitali: parole che sono azioni, parole capaci di incidere nella realtà e trasformarla, parole "fontane" a cui abbeverarci dell'esperienza passata, per esprimerci nel presente e costruire il futuro.
Francesco di Barletta | 20/07/12
Splendida idea quella del sistema urbano a spirale! Non mi riesce di capire se pensate ad una organizzazione monocentrica o a più centri che si intersecano fra loro per facilitare le relazioni fra gli spazi urbani, ovvero i nostri spostamenti.
Daniela | 5/12/11
Momento... momenti... di ascolto e ri-ascolto si trasformano in movimenti sinuosi e conducono nel mondo antico, fantastico delle raffinate Sensibilità, lasciano interiormente una scia armoniosa.
Sara | 4/12/11
Avvolgente e porta su ... dove c'è pace.
Nair | 4/12/11
Originale, raffinato, suggestivo. Mi rimanda ad un mondo arcaico. Bello anche il titolo e il testo.
Luca | 3/12/11
Quanta anima in questo corto...
Giuseppe | 2/12/11
È sempre molto piacevole ritrovare tanta sensibilità ed armonia nel suono, nella forma, nelle parole e nella musica... grazie.
Francesco | 2/12/11
Dire complimenti è poca cosa, sei veramente bravo.
Lidianna | 28/11/11
Nella semplicità della creta, nell'essenzialità del sale, nel movimento della spirale, nella poesia dell'insieme ritrovo con gioia pacata e commossa i fondamenti del mio vissuto-passato-presente. Complimenti a tutti!!
Toni | 27/11/11
Molto suggestivo il tuo corto Agorà.
Margherita | 27/11/11
Complimenti a tutti! Farina sale terra e poesia: può essere una filosofia del vivere...
Emanuela | 26/11/11
che meraviglia Luigi, che meraviglia...
Monica | 25/11/11
Mi commuove ogni volta vedere e SENTIRE il video... hai proprio l'animo limpido... solo chi lo vive lo può scrivere.
IL RACCONTO DI LUIGI ALBERTON
Agorà è una prova tangibile che l'arte è una forza propulsiva capace di generare nuova arte, capace di portare il cambiamento. E il modo in cui questo progetto è nato ed è stato realizzato, è la dimostrazione concreta che la visione ideale espressa da Agorà è in realtà possibile. Il progetto è nato dalla condivisione di valori e dal piacere di fare insieme, ciascuno mettendo in gioco se stesso, in relazione con gli altri. Noi stessi 'Agorà'.
Qualche tempo fa ho 'incontrato' le piazze di Vania Sartori, amica e ceramista di Nove (VI). 'Piazze da viaggio' come le chiama lei: necessarie per portare sempre con sé quella dimensione familiare, intima e solidale che la piazza ha sempre rappresentato nei nostri paesi rurali. Nei profili quasi veneziani di quelle casette, nel concetto greco di agorà, ho avuto la visione di un vivere sociale fondato sulla Bellezza e sull'equilibrio evolutivo. Una visione dall'alto, in cui questa 'agorà' prendeva la forma ideale di una spirale in movimento, incastonata in un paesaggio simbolico, quasi un giardino zen, un paesaggio che espandesse il movimento evolutivo della spirale.
Monica, mia sorella e insostituibile compagna di tanti progetti artistici, ha creato per me il paesaggio di questa agorà ideale, sperimentando con la sabbia, la farina, le spezie. Ha creato un paesaggio di farina e sale (elementi fondamentali della vita), l'ha ricamato di solchi ondulati, fiumi simbolici nei quali scorre l'acqua della parola creatrice.
Le riprese le abbiamo studiate con gli amici Bruno e Paolo, affinché riprendessero il movimento a spirale della città. Abbiamo coinvolto Renzo, uno dei nostri papà, per realizzare una pedana girevole su cui costruire la nostra città. Con le riprese dall'alto e i toni dell'oro, il colore della perfezione e della preziosità, abbiamo ottenuto quella dimensione cosmica che caratterizza Agorà.